LA VITA ETERNA.

 

Questo è un’altro punto oscuro da chiarire che si collega alla genetica, la procreazione, al sesso ed alla vita. La domanda è: quando moriamo in rapporto al principio della vita eterna, rivediamo i nostri genitori, parenti i migliori amici e cosi via?

Se fosse cosi all’ora rivedendo i nostri genitori, i parenti, i migliori amici vivremo all’ora anche le violenze e l’amore ricevuto da loro? Lei, lui o loro che ci han maltrattato, ferito o soppresso? Vivremo il dolore, l’odio e l’amore? La distruzione e la creazione come si vive da viventi sulla terra? CI RIALLACCIAMO TUTTI con i propri antenati da secoli a millenni fino ad Adamo ed Eva o con chi o dove iniziò la nostra stirpe? Vedremo Dio come maschio o femmina oppure come principio trasparente “padre figliuolo e spirito santo”? In questa trinita ci manca la denomizione femminile e c’è una madre, che sia lei lo spirito santo? O forse si include altro di cui non cocnosciamo le parole piuttosto che altro per sostituire la parte femminile che è parte procreatrice evidente nella nostra inetlligenza che poi non è altro che il riflesso di una logica che ne viviamo e dunque di VERITA? Possibile che Gesu, Cristo, Dio, il Cretore, l’Invisibile l´Eterno che tutto sa o chi sia; ci ha dato la possibilita di pensare vedere e credere ma lasciandoci vivere il dubbio che poi questo essendo non chiaro, non sapevole, un segreto crea frustrazione e dunque dolore in quanto la volonta umana, libera, evoluzionista sta nel fatto della volonta, del sapere con prove (trinita) che sboccia solo a un punto che è in se la VERITA?

 

Il ragionamento ci porta a molte riflessioni e una è: la voglia ed il diritto di sapere la verita!

 

Se il MISTERO parte o sinonimo del dubbio crea negli esseri umani la sottomissione che poi è anche parte dell’intelligenza che in sè include la menzogna all’opposto che a sua volta crea la voglia di ricercare, ricevere una RISPOSTA ed in questo caso il risultato della contatazione è la verita; se dunque la voglia di ricerca non esistesse nel nostro cervello dovremmo essere gia programmati at punto che la parola sottomissione non esisterebbe.

La sottomissione in questo senso e caso o modo di pensare ed essere, sta nel fatto del non sapere, del non provato, di una ricerca senza risposta. Da qui si ritorna al dubbio o mistero che ci imprigiona per il fatto che ci lascia senza farci capire. Da li, la violenza causata da una domanda senza risposta rimane la scelta di credere o non credere. Questa scelta è collegata a gradi differenti alla sottomissione. La sottomissione si verifica come effetto ACCETTANDO e dunque SOTTOMENDOCI ALLA SCELTA il che significa dunque a credere e fare o fuggire nell’incognito.

La sottomissione esiste nel nostro cervello e nei fatti giornalieri per rapporto a l’esistenza dell’opposto della parola sottomissione che è sofferenza e dolore! Si tratta dunque di un insieme di parole e fatti che involucrano come p.es. la liberta, gioia e felicita.

 

RITORNANDO ALLE RADICI DELLA DOMANDA dove la risposta di Gesu ed altri accenni biblici se dopo la morte rivedremo i nostri simili, le indicazioni ci portano alla risposta che dopo la morte  RICONOSCEREMO i NOSTRI ma non vivremo i sensi che viviamo sulla terra. Saremo come angeli che in anonimita vivremo nella vita eterna. Prendiamo matteo 22-23 dove la donna che si sposò con sette fratelli e si domandava chi sara il mio vero marito? La risposta fu che in cielo siamo come angeli e che ci riconosceremo... Ecco l’oblio. FINE nr. 1 come segue FINE nr. 2 all’ora: se la verita e l’opposto con parole povere è la menzogna, la menzogna che poi gestisce la verita dando il risultato della verita, la verita che è in se stessa una menzogna non esistesse, da li non vedremmo ne vivremmo il princio ed il fine dei nostri pensieri e dunue neppure la sottomissione in quanto questa non esiste nel mondo animale basato sull’istinto. Precisamente come nelle mie analisi scrivo sulla liberta individuale che è il principio piu equilibrato che noi umani dovremmo avere per viver liberi e giusti per dire senza pensare o pensieri.

 

Tor Svärdtorp www.vi-pr.com