IL PERDONO ed il PRESENTE
 
Il PERDONO è un percorso di autodistruzione!
 
Perché perdonare?
Il perdono fa parte della rassegnazione che è relegata alla speranza (cfr. VI - Le analisi politiche 
e filosofiche del movimento personale "guerra o pace" uno dei miei studi) https://www.vi-pr.
com/krig_fred_6.htm Speranza per cosa? Spero che le cose cambino.
 
La fede cristiana ha usato per migliaia di anni il perdono, aspettando che la LORO visione delle cose 
prendesse il sopravvento su tutto il resto. Vale a dire, la fede cristiana è una fede con la lingua di serpente: 
totalitaria e amorevole allo stesso tempo."L'empatia e la simpatia, sono due nuclei interiori del perdono 
che nella loro interegrazzione sono uniti all'egoismo. 
 
L'empatia e la simpatia come frasi positive si trasformano attraverso l'atto del perdono in conclusioni 
negative come l'annientamento e l'autodistruzione: l'egoismo.
 
L'egoismo VINCE, come principio di base legato al bisogno umano del potere. L’egoismo entra in noi ed 
esce attraverso il perdono in percorsi negativi. Tragettorie negative in cui la realtà dell'olocausto durante 
le esperienze di combattimento (attivita e rapidita) prende il posto dominante e quella lenta come 
autodistruzione subisce la stessa sorte se il potere nel suo senso complessivo non può essere dominato!”
 
Il perdono è un modo per dare la possibilità alla vita di continuare con tutti i rischi che comporta. 
Quali rischi?
 
Il PRESENTE
Oggi, Noi - il pensiero del NOI-movimento personale (Societa NOI https://www.vi-pr.com/societa_
noi_milionario.htm) e altre ideologie intrinsecamente desiderate, meno desiderate o respinte basate 
sul pensiero non violento - viviamo con la "speranza"in simbiosi con il perdono. 
Lo viviamo, aspettando che le cose cambino e che le nostre voci vengano ascoltate. Ma il rischio o la realta 
è che possiamo essere annientati dal male dove politici e religiosi responsabili che non sapendo o non 
volendo controllare il POTERE in collaborazione con il nostro silenzio ci rende così impotenti ed 
altrettanto resposnabili nel fin fine dove subentra una forma di suicidio in massa!
 
Poiché il perdono nella sua esistenza lenta e rassegnata è di per sé una via di autodistruzione, un atto 
di autodistruzione in tutti i sensi, 
allora il perdono a scopo di autodifesa è da respingere. Inoltre, nel caos mondiale di oggi, la guerra 
in sé non è un percorso negativo ma è  da seguire per salvare e creare la vita qui e ora. Il MARTIRIO, 
LA GUERRA, LA BATTAGLIA, L'ESTREMISMO, L'UCCISIONE, L'ANNIENTAMENTO È LA VERA 
VELOCITÀ PER RAGGIUNGERE UNA SOLUZIONE RAPIDA AL SALVATAGGIO E ALLA 
SOPRAVVIVENZA UMANA.
 
 
Questa conclusione, il ragionamento, si basa innanzitutto e soprattutto in parte sul fatto che chi nel 
potere odierno controlla la vita sulla terra nel suo senso complessivo son sottomessi al sindrome del 
potere (vedi anche il collegamento del movimento NOI-personale della Sindrome del Potere 
https://www.vi-pr.com/sindromo_del_potere.htm). Al finale, il non-perdonare è legato al NOI-
movimento personale (Societa NOI) il fine come pernsiero e fatto che la persona deve RICREARE 
una forma non-pensante (...pensamento limitato al’ istintio che è il principio della  LIBEERTA 
INDIVUALE) come sola SOLUZIONE alla sopravvivenza della “vita” nel corso evoluzionistico. 
 
È l'ORA di capire e far questo... “...non perdoniamo” ma lottiamo per un regresso produttivo!
 
 
Tor Svärdtorp www.vi-pr.com